COSTRUZIONI IDRAULICHE

By-pass della galleria di derivazione dalla Diga di Ridracoli

By-pass della galleria di derivazione dalla Diga di Ridracoli

By-pass della galleria di derivazione dalla Diga di Ridracoli

Realizzazione di un by-pass alla galleria di derivazione della diga di Ridracoli in Comune di Santa Sofia (FC)

La finalità dell’intervento era quella di incrementare l’affidabilità dell’Acquedotto della Romagna mediante la formazione di un by-pass alla galleria di derivazione della diga di Ridracoli per il trasferimento diretto della risorsa all’impianto di potabilizzazione in località Capaccio di Santa Sofia.

Il progetto prevede di utilizzare lo stesso fiume Bidente quale percorso alternativo, previo rilascio dagli organi di scarico dalla diga la quantità di acqua necessaria per le esigenze della rete, stimata in 700 l/s, per poi derivarla dal corso d’acqua ed inviarla in testa all’impianto di potabilizzazione.

Sono state pertanto realizzate le seguenti opere:

  • traversa di captazione in alveo fiume Bidente, in corrispondenza di una briglia sfiorante esistente, previo consolidamento strutturale;
  • opere di derivazione con stazione di sollevamento in adduzione composta da tre pompe del tipo sommergibile ed una ulteriore pompa di aggottamento;
  • vasca interrata di dissabbiatura, accumulo e disconnessione idraulica realizzata in conglomerato cementizio armato;
  • stazione di sollevamento principale entro idoneo edificio di controllo, locale quadri e trasformatore, composta da tre pompe ad asse orizzontale a cassa divisa e relative apparecchiature di regolazione e di protezione dal colpo d’ariete;
  • condotta premente interrata in acciaio DN800 per il collegamento diretto alla tubazione esistente DN1400 in ingresso all’impianto di potabilizzazione.

Prestazione svolta:   Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva

Committente: Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A.

Sito: Comune di Santa Sofia (FC)

Anni: 2006-2007.

Importo lavori: 2,28 milioni di euro

Distribuzione delle acque del CER nell’area Montone

Distribuzione delle acque del CER nell’area Montone

Distribuzione delle acque del CER nell'area Montone

Distribuzione plurima delle acque del Canale Emiliano Romagnolo - Area “Montone” nei comuni di Forlì e Faenza.

Primo Lotto: Opere di derivazione e distribuzione primaria dal C.E.R.

Secondo Lotto: Opere di distribuzione irrigua distretti di Villagrappa, S. Biagio, S. Martino - S. Tomè e Basiago

Il progetto è finalizzato alla distribuzione delle acque del CER, per una portata massima di 1490 litri al secondo.

Il Primo Lotto è costituito dall’opera di presa dal CER ed annessa stazione di sollevamento, da una condotta premente DN 1200 in ghisa sferoidale della lunghezza di 6200 metri, e da un bacino di accumulo a cielo aperto del volume utile di 19300 metri cubi.

Il Secondo Lotto comprende invece l’impianto di sollevamento di Villanova, una condotta DN 600 in ghisa sferoidale dello sviluppo di 3450 metri ed il bacino di accumulo a cielo aperto di Villagrappa con volume utile di circa 10000 metri cubi.

Le apparecchiature degli impianti di sollevamento, compresi i necessari dispositivi di protezione nei confronti dei fenomeni di moto vario, sono alloggiate all’interno di appositi edifici: l’immissione nei bacini di accumulo è regolata da un torrino di arrivo che consente di mantenere costante il livello di pelo libero, garantendo un’adeguata copertura piezometrica alla condotta premente, anche in relazione ai regimi transitori.

I bacini di accumulo sono dotati di arginature in terra e risultano parzialmente interrati, con il fondo ad una profondità di circa 2 metri rispetto al piano di campagna e le sommità spondali emergenti di ulteriori 2 metri.

Prestazione svolta:   Consulenza specialistica di supporto alla progettazione definitiva ed esecutiva

Committente: Consorzio di Bonifica della Romagna Centrale (Ravenna - Forlì)

Sito: Comuni di Forlì e Faenza

Anni: 2004-2005.

Importo lavori: Primo Lotto 8 milioni di euro - Secondo Lotto 9 milioni di euro

Vettoriamento delle acque di falda della Città di Forlì

Vettoriamento delle acque di falda della Città di Forlì

Vettoriamento delle acque di falda della Città di Forlì

Vettoriamento a Montaspro della risorsa prodotta dal campo pozzi della città di Forlì.

L’intervento si inserisce nel più ampio studio sul sistema acquedottistico romagnolo, finalizzato a creare un modello idraulico integrato tra le infrastrutture gestite dal produttore Romagna Acque Società delle Fonti e quelle affidate al distributore HERA.

In particolare per la Città di Forlì il progetto ha individuato la configurazione ottimale della rete, con la finalità di rendere più uniforme la qualità della risorsa distribuita, costituita sia dalle acque di superfice derivate dall’invaso di Ridracoli, sia dalle acque di falda emunte dai campi pozzi cittadini, in proporzione variabile a seconda delle condizioni stagionali.

La soluzione progettuale prevede il recapito alle vasche di carico di Monte Casale dell’intera portata prelevata dai campi pozzi di Forlì, che verrà quindi miscelata con la risorsa derivata dall’invaso di Ridracoli, evitando il suo impiego per l’alimentazione diretta di alcune parti della rete acquedottistica cittadina.

A tal fine sono previste alcune modifiche agli impianti esistenti, necessarie per realizzare il vettoriamento a Montaspro della risorsa prodotta presso gli impianti di Romiti e Pandolfa:

  • Interventi sulla rete di condotte cittadine in modo da separare la distribuzione dall’adduzione e realizzare il collettamento di quest’ultima all’impianto di Montaspro;
  • Adeguamento delle stazioni di sollevamento di Romiti e Pandolfa, rendendole idonee al trasferimento a Montaspro della portata istantanea prodotta, con regolazione sotto inverter asservita al mantenimento del livello nella vasca di aspirazione;
  • Linee di by-pass per l’alimentazione diretta dei serbatoi pensili cittadini dalle vasche di carico di Monte Casale;
  • Interventi accessori di revamping degli impianti di trattamento di Romiti e Pandolfa, mitigazione dell’impatto acustico delle centrali di sollevamento, realizzazione di condotte di by-pass da utilizzare per l’alimentazione dei serbatoi cittadini in caso di emergenza.

Prestazione svolta: Progettazione definitiva ed esecutiva.

Committente: Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A.

Sito: comune di Forlì

Anno: 2013.

Importo lavori: 340 mila di euro

Microtunneling per il teleriscaldamento della Città di Forlì

Microtunneling per il teleriscaldamento della Città di Forlì

Microtunneling per il teleriscaldamento della Città di Forlì

Progetto per l’interconnessione e lo sviluppo della rete di Teleriscaldamento della Città di Forlì. Realizzazione di attraversamento del Piazzale della Vittoria con la tecnologia del microtunneling.

Nell’ambito dello sviluppo della rete di Teleriscaldamento di Forlì sono state realizzate due condotte affiancate circolari in conglomerato cementizio armato vibro-compresso, posate in opera con la tecnica no-dig del microtunnelling.

Tali condotte fungono da tubo di protezione per le tubazioni del Teleriscaldamento e si sono rese necessarie al fine di evitare la posa delle condotte mediante la realizzazione di scavi a cielo aperto di notevole profondità, che avrebbero causato forti disagi al regolare sviluppo della viabilità cittadina.

L’intervento è consistito nella realizzazione di 2 mini-gallerie realizzate mediante infissione di tubazioni della lunghezza 3 metri e diametro interno di 800 mm per uno sviluppo complessivo circa 135 metri, ad una profondità all’estradosso variabile dai -6.50 m a -6.00 dal piano stradale.

La trivellazione trae origine da una camera di spinta interrata in calcestruzzo armato delle dimensioni interne di 5,7 x 6,9 metri per una profondità di 7,3 metri, posta in piazzetta Sferisterio; i due condotti terminano nella camera di arrivo delle dimensioni nette di 4,5 x 4,8 metri e profondità di 6,9 metri realizzata in Piazzale della Vittoria.

Prestazione svolta: Progetto esecutivo e direzione dei lavori strutturale.

Committente: HERAtech S.r.l.

Sito: Piazzale della Vittoria e viale Filippo Corridoni a Forlì

Anni: 2017-2018.

Importo lavori: 600 mila euro

Vasca di laminazione per la stazione storica di Bologna

Vasca di laminazione per la stazione storica di Bologna

Vasca di laminazione per la stazione storica di Bologna

Lavori di messa in sicurezza della rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche della Stazione di Bologna Centrale. Nuova vasca di laminazione Piazzale Ovest

L’intervento di messa in sicurezza della rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche della stazione storica di Bologna prevede la realizzazione di una nuova vasca di laminazione in corrispondenza del piazzale Ovest.

L’area sottesa al nuovo volume di laminazione ha un’estensione di circa 20 mila metri quadrati.

La necessità dell’intervento emerge dalle conclusioni dello studio per l’individuazione delle cause dell’allagamento della stazione AV di Bologna occorso il 14 giungo 2014: la soluzione progettuale prevede la realizzazione un nuovo collettore terminale con duplice funzione di vasca di laminazione e collettamento a recapito delle acque raccolte dal sistema di drenaggio esistente.

Il nuovo collettore è stato posato mediante infissione sub orizzontale con la tecnica del microtunnelling di una tubazione in conglomerato cementizio del diametro interno di 2 metri, per uno sviluppo di 135 metri, idonea a realizzare una capacità di accumulo pari a circa 450 metri cubi.

I forti vincoli operativi connessi all’esercizio ferroviario non hanno consentito la realizzazione del pozzo di uscita della testa fresante: di conseguenza il progetto ha dovuto prevedere il recupero dell’attrezzatura di perforazione a ritroso, attraverso l’unico pozzo già utilizzato per la spinta.

A valle di tale nuovo collettore è stata realizzata una stazione di sollevamento composta da tre elettropompe sommergibili della potenza 30 kW ciascuna, idonea per la regolazione dei deflussi in uscita con una portata a recapito fissata in 280 litri al secondo.

Prestazione svolta: Progetto esecutivo.

Committente: RFI Direzione Territoriale Produzione di Bologna.

Sito: Stazione di Bologna Centrale.

Anno: 2015.

Importo lavori: 1,440 milioni di euro

Microcentrali idroelettriche sull’Acquedotto della Romagna

Microcentrali idroelettriche sull’Acquedotto della Romagna

Microcentrali idroelettriche sull'Acquedotto della Romagna

Interventi di sfruttamento degli impianti dell’Acquedotto della Romagna per la produzione di energia da fonti rinnovabili mediante realizzazione di alcune mocro-centrali idroelettriche sulla rete di adduzione presso i serbatoi di Forlì Collina, Cesena Cappuccini, Riccione Pariolino, Montalbano e Faenza.

Attraverso lo studio delle condizioni di funzionamento dell’Acquedotto della Romagna, la finalità del progetto era quella di individuare i nodi della rete potenzialmente idonei allo sfruttamento idroelettrico.

Va evidenziato che si tratta di installazioni non usuali, per le quali la funzionalità idroelettrica viene completamente asservita alle prioritarie necessità acquedottistiche, caratterizzate da un’estrema variabilità del campo di funzionamento in termini di portata e carico disponibile, del tutto atipiche per l’esercizio di una classica turbina idraulica.

Le micro-centrali realizzate hanno potenza installata variabile, in relazione alle condizioni idrauliche del sito, da 60 kW a 250 kW e sono attualmente in produzione.

Prestazione svolta:    Studio generale di fattibilità, progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e direzione lavori.

Committente: Romagna Acque Società delle Fonti SpA.

Sito: Comuni di Forlì, Cesena, Riccione, San Giovanni in Marignano e Faenza.

Anno: 2013/16 e 2015/17.

Importo lavori: 1,680 milioni di euro

Interconnessione dell’AdR con gli impianti di Ravenna

Interconnessione dell’AdR con gli impianti di Ravenna

Interconnessione dell'AdR con gli impianti di Ravenna

Interconnessione dell'Acquedotto della Romagna con gli impianti dell'area Ravennate, IV Lotto, sublotti 26 e 27 dell’Acquedotto della Romagna: opere a rete, nodi decentrati e stazione di sollevamento presso l'impianto della Standiana

La finalità del progetto è quella di realizzare un'efficace interconnessione della rete di adduzione dell'Acquedotto della Romagna con gli impianti dell'area ravennate, con l'obiettivo dotare il sistema acquedottistico di una nuova fonte di produzione in località Standiana e di chiudere ad anello la parte nord della rete di adduzione.

Le opere consistono nella posa di condotte interrate DN450, DN600, DN800 e DN900 di collegamento tra i vari nodi della rete per uno sviluppo complessivo di circa 38 km, nella realizzazione di una stazione di sollevamento su tre linee prementi della potenza installata di 3,9 MW per una portata complessiva pari a 1.800 litri al secondo, e negli interventi di adeguamento degli esistenti nodi idraulici di interconnessione.

L’opera, realizzata negli anni 2009/2015, è entrata in regolare esercizio da ottobre 2016.

Prestazione svolta: Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva.

Committente: Alpina Acque srl per conto di Romagna Acque Società delle Fonti SpA.

Sito: Comuni di Ravenna, Russi e Cotignola.

Anno: 2004/05 e 2007/08.

Importo lavori: 35,038 milioni di euro

Terza direttrice dell’Acquedotto della Romagna

Terza direttrice dell’Acquedotto della Romagna

Terza direttrice dell'Acquedotto della Romagna

Realizzazione della Terza Direttrice a servizio della rete di adduzione, IV Lotto, sublotti 26 e 27 dell’Acquedotto della Romagna.

Il progetto nasce dall’esigenza di incrementare l’affidabilità dell’Acquedotto della Romagna e con il collegamento diretto delle due principali fonti di approvvigionamento ed il sostegno idraulico della rete di adduzione mediante chiusura ad anello di parti alimentate in antenna.

Si prevede la posa di nuove condotte in acciaio e ghisa sferoidale DN800 e DN900 per uno sviluppo complessivo di circa 54 km, per una portata massima erogabile dalla rete pari a 4130 litri al secondo ed una capacità distributiva di 87 milioni di metri cubi.

Le principali finalità del progetto sono quelle di:

  • Interconnettere le principali fonti di approvvigionamento, innalzando il livello di sicurezza del sistema.
  • Potenziare le capacità distributive dell’intera rete di adduzione
  • Incrementare l’affidabilità del sistema acquedottistico con la formazione di maglie chiuse sulla rete di adduzione.
  • Uniformare la qualità della risorsa distribuita, grazie alle nuove possibilità di miscelazione
  • Incrementare la flessibilità di gestione delle fonti di alimentazione.

Prestazione svolta: Progettazione di fattibilità tecnica ed economica di prima fase.

Committente: Romagna Acque Società delle Fonti SpA.

Sito: Provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Anno: 2018.

Importo lavori: 79,900 milioni di euro

Raddoppio della condotta Russi-Cotignola a servizio dell’AdR

Raddoppio della condotta Russi-Cotignola a servizio dell’AdR

Raddoppio della condotta Russi-Cotignola a servizio dell'AdR

Interventi di realizzazione di “Acquedotto della Romagna – 4Lsub2P2 – raddoppio condotta Russi – derivazione Lugo-Cotignola” - progettazione preliminare e progettazione definitiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione.

Gli interventi in progetto sono relativi al raddoppio della linea esistente tra la cabina di Russi e la derivazione per Lugo e Cotignola mediante posa di una nuova condotta in acciaio DN600 dello sviluppo di oltre 7,8 km, idonea ad incrementare le portate erogabili dal sollevamento della Standiana.

Gli obiettivi del progetto sono quelli di consentire:

  • La piena copertura dei consumi di tutte le utenze poste a valle di Faenza sino ad Alfonsine, con ampia possibilità miscelare in modo omogeneo le risorse provenienti dall’invaso di Ridracoli e dall’impianto della Standiana.
  • Una maggiore potenzialità distributiva in grado di soddisfare futuri incrementi della domanda di utenza.
  • La possibilità di garantire l’approvvigionamento idrico della città di Faenza con la risorsa prodotta presso l’impianto della Standiana.
  • La possibilità di trasferire al nodo della Standiana una quota parte di risorsa derivata dall’invaso di Ridracoli.
  • Un significativo contenimento dei consumi energetici presso il sollevamento in uscita dall’impianto della Standiana, per le erogazioni sulla linea verso Russi e l’area del lughese.

Prestazione svolta: Progettazione preliminare e definitiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione in qualità di mandataria di R.T.O.

Committente: Romagna Acque Società delle Fonti srl.

Sito: Comuni di Russi, Bagnacavallo e Cotignola in provincia di Ravenna.

Anno: da Ottobre 2017 a Febbraio 2018.

Importo lavori: 7,54 milioni di euro