COLLAUDI

Variante alla S.R. 69 con ponte sull’Arno

Variante alla S.R. 69 con ponte sull’Arno

Variante alla S.R. 69 con ponte sull'Arno

Lavori di costruzione della variante alla S.R. 69 da Levane a San Giovanni Valdarno con raccordo al casello dell’Autosole A1 e nuovo ponte sul fiume Arno - Lotti I e II.

La nuova variante stradale è costituita da due assi principali, dei quali il primo dello sviluppo di circa 6 chilometri dalla rotatoria in località Levane fino alla curva in località “Le Coste”, ed il secondo di 1,6 chilometri dallo svincolo del casello “Valdarno” fino al raccordo con la sede stradale della SP.11 in località Acquaviva.

La sezione stradale è organizzata su una piattaforma a singola carreggiata a doppio senso di marcia, secondo la tipologia C1 di strada extraurbana secondaria, con due corsie da 3,75 metri fiancheggiate da banchine di 1,50 metri ed arginelli in terra da 1,25 mmetri.

L’opera d’arte più significativa e rappresentativa dell’intero intervento è rappresentata dal nuovo ponte sul Fiume Arno, dello sviluppo complessivo di 495 metri, con le due campate principali in alveo del fiume della luce di 110 e 77 metri: il ponte scavalca anche l’Autostrada del Sole con un’unica campata di 48 metri, mentre le rampe di raccordo in destra e sinistra presentano luci di 30 e 25 metri.

Le campate principali di luci maggiori sono composte da due archi superiori posizionati su piani inclinati uniti in prossimità della chiave dell’arco e collegati da traversi intermedi: gli archi sostengono l’impalcato mediante tiranti disposti ogni 10 metri e traversi inferiori con passo di 5 metri.

Le fondazioni delle pile sono realizzate con pali trivellati del diametro di 1,20 metri e lunghezza variabile con un massimo di 48 metri.

L’intervento comprende inoltre le seguenti ulteriori opere d’arte principali:

  • Ponte sul Torrente Caposelvi, con struttura mista acciaio-calcestruzzo, composto da tre campate di cui la centrale di luce 30 metri e le due laterali di luce 20 metri;
  • Ponti sullo Svincolo Ciuffenna, costituiti da tre manufatti con struttura mista acciaio-calcestruzzo a servizio del nuovo casello A1 di Valdarno, di cui i due laterali ad unica luce di 35 metri e quello centrale a quattro campate per un’estesa di 97 metri e luci di 35, 22 e 18 metri;
  • Viadotto Poggilupi, con impalcato in c.a.p., realizzato per superare un tratto di versante in frana, composto da tre campate di luce 30 metri.

L’intervento ha visto infine la realizzazione di opere di interesse idraulico rese necessarie dall’interferenza con le casse di espansione sul fiume Arno e sul torrente Ambra, tra le quali le nuove arginature dei torrenti Ambra e Caposelvi, un manufatto per il sifonamento del canale Battagli in attraversamento dei medesimi torrenti e la formazione del nuovo fosso Reale.

Prestazione svolta: Collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera e collaudo statico delle strutture ai sensi ai sensi dell’art. 67 del DPR 380/01 e dell’art. 7 della Legge 1086/71.

Committente: Provincia di Arezzo

Sito: Comuni di Montevarchi, Terranuova Bracciolini e San Giovanni Valdarno (AR).

Anni: 2009-2016

Importo lavori: 35,117 milioni di euro

Discarica Tre Monti di Imola

Discarica Tre Monti di Imola

Discarica Tre Monti di Imola

Realizzazione di opere strutturali di presidio degli scavi e di rimozione delle vasche V1 e V2 attualmente presenti presso la discarica di rifiuti non pericolosi Tre Monti di Imola.

L’intervento prevedeva la demolizione delle vasche in conglomerato cementizio esistente, oltre all’asportazione dei terreni di rinfianco presenti alla base dell’argine e nell’area circostante le vasche stesse.

Il vuoto risultante è stato rinterrato con materiale argilloso compattato per strati, sia per ricostituire l’originaria morfologia, sia per migliorare la stabilità generale dell’area, con particolare riferimento all’argine di contenimento della discarica con le opere annesse.

Per la realizzazione degli scavi necessari all’asportazione del terreno sino alla profondità di progetto, è stata richiesta l’esecuzione di opere di presidio provvisionale costituite da paratie di sostegno realizzate con impiego di due tipologie di opere differenti in relazione alla ubicazione e alla funzione a lungo termine:

  • Berlinesi di pali collegati in sommità, per il solo sostegno provvisionale gli scavi con garanzia della stabilità
  • Diaframma strutturale continuo in conglomerato cementizio, con garanzia aggiuntiva di tenuta idraulica sia nel breve termine, durante l’esecuzione degli scavi, sia e nel lungo termine, a seguito del loro ritombamento.

In corrispondenza del fronte di valle è stato inoltre realizzato un muro in terra armata, idoneo a contenere il nuovo riempimento, delimitando l’area di pertinenza della vasca V3 esistente.

L’intervento prevedeva infine ulteriori opere di completamento e finitura atte a migliorare l’impermeabilizzazione dell’area e contribuire alla stabilità generale dell’argine della discarica e delle opere di sostegno pre-esistenti.

Prestazione svolta: Collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera e collaudo statico delle strutture ai sensi ai sensi dell’art. 67 del DPR 380/01 e dell’art. 7 della Legge 1086/71.

Committente: HERAmbiente SpA.

Sito: Comune di Imola (BO).

Anno: 2018

Importo lavori: 1,878 milioni di euro

Teatro Mentore di Santa Sofia

Teatro Mentore di Santa Sofia

Teatro Mentore di Santa Sofia

Lavori di ristrutturazione del complesso teatrale Mentore in Piazza Gari-baldi a Santa Sofia: Primo stralcio funzionale.

Il progetto di ristrutturazione del complesso teatrale Mentore, ideato da Gae Aulenti, nasce dall’analisi architettonica e funzionale dell’edificio esistente, dalla ricerca delle sue potenzialità e dalla lettura fisica ma anche critica dei segni presenti nell’impianto esistente.

La soluzione architettonica individuata ha riordinato l’edificio esistente, valorizzandone le peculiarità volumetriche ed intervenendo per piccole aggiunte di completamento: il volume originario è mantenuto pressoché integro, con pochi interventi di ampliamento che riguardano sostanzialmente il fronte principale, la zona del sottopalco, la torre scenica e la copertura.

Gli interventi sono stati calibrati sulla base delle prove eseguite in fondazione e sulle murature del complesso edilizio, che hanno evidenziato la necessità di dover ricorrere ad interventi strutturali consistenti: il corpo principale, che contiene il teatro vero e proprio, è stato completamente ricostruito, mentre è stato possibile conservare e ristrutturare i volumi adiacenti, che ospitano i servizi e gli spazi accessori, conservando l’impianto originario.

La struttura è stata quindi oggetto di adeguamento sismico, classificando l’intero complesso teatrale come edificio di interesse strategico ai fini della protezione civile nell’ambito degli interventi di soccorso in caso di calamità.

Prestazione svolta: Collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera e collaudo statico delle strutture ai sensi ai sensi dell’art. 67 del DPR 380/01 e dell’art. 7 della Legge 1086/71.

Committente: Comune di Santa Sofia (FC).

Sito: Comune di Santa Sofia (FC).

Anno: 2011-2015

Importo lavori: 1,941 milioni di euro

Chiesa annessa ai musei San Domenico di Forlì

Chiesa annessa ai musei San Domenico di Forlì

Chiesa annessa ai musei San Domenico di Forlì

Lavori di restauro dell’antico complesso conventuale di San Giacomo, detto anche San Domenico, sito nella Piazza Guido da Montefeltro di Forlì: 3° Stralcio - Restauro della chiesa.

I lavori di restauro si sono rapportati da un lato le esigenze di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico ed architettonico, e dall’altro delle necessità funzionali legate alla destinazione culturale, per il conseguimento dei seguenti obiettivi:

  • messa in luce, restauro e visibilità delle testimonianze archeologiche;
  • conservazione e restauro delle parti architettoniche ed artistiche esistenti;
  • ripristino nelle forme originarie delle murature e della copertura mancante, al netto delle lacune degli apparati decorativi;
  • inserimento di moderni sistemi tecnologici per l’ottimizzazione delle condizioni d’uso.

Il progetto comprendeva l’allestimento di locali interrati e collegamenti verticali tali da consentire al pubblico di apprezzare le stratificazioni storiche del sito, previa riapertura degli scavi archeologici e restauro delle parti più significative.

Il consolidamento e la conservazione dell’architettura ancora esistente, è stato ottenuto mediante un insieme sistematico di interventi strutturali, edilizi e di restauro artistico; il consolidamento in fondazione e la realizzazione dei locali interrati sono stati realizzati mediante opere speciali di fondazione profonda.

Parimenti significativa è risultata la ricostruzione delle ampie parti crollate, realizzata con muratura portante di spessore analogo a quello originario, identica forma e medesimo sistema costruttivo, con la sola integrazione di elementi strutturali irrigidenti in acciaio e cemento armato, mentre in sostituzione delle volte crollate è stato posato un sistema di centine di legno, atte a dare una sola percezione visiva delle forme originarie della navata, lasciando intravedere, in trasparenza, la parte superiore del coperto.

La chiesa restaurata è oggi parte integrante del Complesso museale di San Domenico, con destinazione a sala polivalente per funzioni complementari quali mostre ed esposizioni temporanee, conferenze, riunioni, convegni, concerti, eventi ed esibizioni culturali di varia natura.

Prestazione svolta: Collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera e collaudo statico delle strutture ai sensi ai sensi dell’art. 67 del DPR 380/01 e dell’art. 7 della Legge 1086/71.

Committente: Comune di Forlì.

Sito: Comune di Forlì.

Anno: 2007-2014

Importo lavori: 7,036 milioni di euro

Tombamento del canale Ausa a Rimini

Tombamento del canale Ausa a Rimini

Tombamento del canale Ausa a Rimini

Lavori di Realizzazione tombamento canale Ausa nel tratto in spiaggia nell’ambito del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato del comune di Rimini – Collaudo Statico.

I lavori ricadono fra gli interventi di attuazione del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato previsti dal contratto di valorizzazione urbana con la quale il Comune di Rimini ha attribuito al gestore HERA S.p.A. l’incarico della realizzazione.

Il progetto prevede l’esecuzione di un nuovo collettore di scarico realizzato mediante posa affiancata di due serie di tubazioni a sezione rettangolare prefabbricate in c.a. delle dimensioni interne di 4,50 x 2,50 m, composte da elementi di lunghezza pari a 1,70 m; la dimensione totale del nuovo manufatto è di 185 x 10 m.

L’estradosso della nuova condotta è dotato di pavimentazione per consentire la circolazione pedonale, inoltre è previsto il transito occasionale di mezzi d’opera necessari per gli interventi manutentivi sulla spiaggia.

Prestazione svolta: Collaudo statico delle strutture ai sensi ai sensi dell’art. 67 del DPR 380/01 e dell’art. 7 della Legge 1086/71.

Committente: HERA S.p.A.

Sito: Comune di Rimini.

Anno: da Gennaio a Giugno 2016

Importo lavori: 0,97 milioni di euro

Vasca di laminazione Ospedale a Rimini

Vasca di laminazione Ospedale a Rimini

Vasca di laminazione Ospedale a Rimini

Lavori di Realizzazione di vasca di laminazione Ospedale in fregio al Fosso Colonnella a Rimini nell’ambito del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato del comune di Rimini – Collaudo Statico.

I lavori ricadono fra gli interventi di attuazione del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato previsti dal contratto di valorizzazione urbana con la quale il Comune di Rimini ha attribuito al gestore HERA S.p.A. l’incarico della realizzazione.

La realizzazione della vasca di laminazione a pianta rettangolare di dimensioni 53,3 x 45,6 m e profondità 7,0 m, ha comportato un grado di complessità elevato dal punto di vista tecnologico e di sviluppo del cantiere a causa di spazi estremamente ridotti, per questo già in fase progettuale è stato previsto l’impiego della tecnologia realizzativa top-down.

Si è proceduto quindi da subito all’esecuzione delle opere speciali di fondazione: diaframmi e pali in c.a.

Successivamente alla realizzazione dei pali si è realizzata controterra la fascia perimetrale del solaio di copertura.

Si è quindi proceduto allo scavo all’interno della fascia perimetrale di solaio.

Raggiunta la quota di imposta, circa -7,0 m dal piano campagna, si è gettata la platea di fondazione della vasca.

Infine si è proceduto all’esecuzione del banchinaggio e successivo getto della parte centrale di solaio.

Prestazione svolta: Collaudo statico delle strutture ai sensi ai sensi dell’art. 67 del DPR 380/01 e dell’art. 7 della Legge 1086/71.

Committente: HERA S.p.A.

Sito: Comune di Rimini

Anno: da Aprile 2015 a Aprile 2016

Importo lavori: 2,62 milioni di euro