VERIFICA PROGETTI

Sistema di distribuzione irrigua Ciarle(FE)

Sistema di distribuzione irrigua Ciarle(FE)

Sistema di distribuzione irrigua Ciarle

Implementazione primaria del sistema irriguo Ciarle, nei Comuni di Poggio Renatico e Terre del Reno (FE): Condotto distributore sud e impianto di sollevamento

L’intervento prevede la costruzione delle opere necessarie per immettere e mantenere acqua irrigua nella rete di canali di scolo esistenti in una zona del comprensorio consorziale dell’estensione di 5.586 ettari, comprendente parte del territorio del Comune di Poggio Renatico.

Le opere consistono nel completamento e adeguamento dell’impianto di derivazione e sollevamento di acqua irrigua dal Canale Emiliano Romagnolo in destra Reno, ubicato in corrispondenza del ponte di via Ciarle, in Comune di Terre del Reno, a monte della botte a sifone di attraversamento del Reno, e nel completamento e adeguamento del Condotto Distributore Sud.

L’acqua, derivata e sollevata presso l’impianto, viene poi avviata alla distribuzione attraverso un condotto irriguo specializzato con funzionamento per larga parte a pelo libero, tracciato seguendo i dossi morfologici legati al paleo‐alveo e all’alveo attuale del Fiume Reno; il condotto alimenta da monte i canali consorziali di scolo, attraversandoli nei pressi della loro origine.

La portata prelevata da C.E.R. per il condotto sud è valutata in 1.675 litri al secondo, corrispondente ad una dotazione media di 0,3 l/s per ettaro.

L’impianto di derivazione e sollevamento Ciarle è dotato di tre pompe sommergibili disposte all’interno di apposita vasca interrata, ciascuna della portata 1.000 litri al secondo per una prevalenza geodetica di 3÷4 metri.

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo

Committente: CONSORZIO di BONIFICA Pianura di Ferrara

Anno: 2017

Importo lavori: 6,03 milioni di euro

Partoie sul CER a S.Agostino e Crevenzosa

Partoie sul CER a S.Agostino e Crevenzosa

Partoie sul CER a S.Agostino e Crevenzosa

Costruzione e posa in opera di paratoie metalliche sull’asta principale del Canale Emiliano Romagnolo presso gli impianti di Sant’Agostino e Crevenzosa

L’intervento è finalizzato a migliorare la sicurezza idraulica del Canale Emiliano Romagnolo, prevedendo:

  • La realizzazione di un nuovo ordine di tre paratoie metalliche da installare presso la chiavica di derivazione a Sant’Agostino di Ferrara, compreso relative opere civili
  • La realizzazione di una nuova paratoia scaricatore sulla vasca di mandata dell’impianto Crevenzosa

Le paratoie presso l’impianto di Sant’Agostino sono dimensionate per un carico idraulico di 6 metri, con movimentazione sotto battente per un carico di 3 metri, mentre la paratoia di Crevenzosa è dimensionata per un carico idraulico di 7 metri.

Le perdite a diaframma chiuso saranno essere contenute entro il limite di 0,02 litri al secondo su metro lineare di perimetro bagnato.

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo

Committente: Consorzio di Bonifica di II Grado per il Canale Emiliano Romagnolo

Anno: 2017

Importo lavori: 480 mila euro

Ripristino primo tronco adduttore del CER

Ripristino primo tronco adduttore del CER

Ripristino primo tronco adduttore del CER

Interventi ed opere di stabilizzazione e ripristino dell’efficienza del primo tronco dell’adduttore principale del Canale Emiliano Romagnolo, nel tratto Reno - Crevenzosa

Gli interventi hanno la finalità di risolvere una serie di problemi legati all’instabilità delle sponde, alla riduzione di portata, ad un anomalo dispendio di energia, e a significative difficoltà manutentive che, se non tempestivamente affrontati, possono portare all’interruzione dell’esercizio dell’intero sistema del Canale Emiliano Romagnolo.

In relazione ai costi di intervento, il Consorzio di secondo grado per il CER ha privilegiato un approccio progettuale per stralci successivi, dei quali quello in oggetto riguarda il tratto di infrastruttura maggiormente interessato dalle frane, dello sviluppo di 2740 metri in Comune di Galliera (BO), tra lo sbocco del sottopasso del fiume Reno e la strada provinciale via Coronella, in adiacenza all’impianto di sollevamento Crevenzosa.

Il progetto prevede l’esecuzione delle seguenti lavorazioni:

  • Abbassamento fino al piano di campagna e riprofilatura delle sponde
  • Completo rifacimento delle lastre di rivestimento con una nuova geometria spondale comportante un’unica inclinazione intermedia tra le due attualmente esistenti, in modo da permettere la realizzazione delle lastre mediante una macchina pavimentatrice per canali
  • Ricostruzione delle sponde franate secondo la nuova geometria, con realizzazione di una rampa di accesso all’interno del canale per le future manutenzioni

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo

Committente: Consorzio di Bonifica di II Grado per il Canale Emiliano Romagnolo

Anno: 2017

Importo lavori: 5,2 milioni di euro

Sistema di distribuzione irrigua Laghetto (BO)

Sistema di distribuzione irrigua Laghetto (BO)

Sistema di distribuzione irrigua Laghetto (BO)

Realizzazione di un invaso ed una rete di distribuzione a servizio dello scolo Laghetto

L’intervento prevede la realizzazione di un invaso irriguo del volume di 100 mila metri cubi con annessa rete di distribuzione, in parte tubata ed in parte a canale, con l’intento di dotare il distretto di pertinenza dello Scolo Laghetto, di una maggiore quantità di risorsa a sostegno delle pratiche irrigue.

Il progetto comprende la realizzazione delle seguenti opere:

  • Impermeabilizzazione del fondo e delle sponde dell’invaso mediante geo-membrana in polietilene ad alta densità
  • Sistema di drenaggio della falda freatica a salvaguardia della stabilità del fondo e delle sponde dell’invaso
  • Traversa di derivazione in alveo dello scolo Laghetto, realizzata in cemento armato con regolazione del carico idraulico mediante soglia mobile in carpenteria metallica azionata da automatismo locale
  • Manufatto di carico dell’invaso costituito da cunicolo di presa e una camera interrata, all’interno della quale sono alloggiate le pompe di sollevamento del tipo sommergibile, per una portata di 90 litri al secondo alla prevalenza di 6,8 metri di colonna d’acqua
  • Scarico di troppo pieno per la sicurezza idraulica
  • Opera di presa con misura dei prelievi e condotta interrata di adduzione DN500 in HDPE
  • Manufatti di consegna alle utenze

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto definitivo

Committente: Consorzio della Bonifica RENANA

Anno: 2017

Importo lavori: 1,47 milioni di euro

Condotta irrigua per l’alta pianura Bolognese

Condotta irrigua per l’alta pianura Bolognese

Condotta irrigua per l'alta pianura Bolognese

Prolungamento del condotto di adduzione primaria dal Canale Emiliano Romagnolo per l’alimentazione del sistema idrico dell’alta pianura bolognese, in sinistra del fiume Reno

L’intervento è finalizzato a completare un’infrastruttura di adduzione irrigua già parzialmente realizzata, in modo da rendere possibile addurre acqua di Po, prelevata presso Bentivoglio, verso ampie porzioni dell’alta pianura Bolognese ad oggi scarsamente e precariamente servite.

IL progetto prevede le seguenti lavorazioni:

  • Posa di condotta interrata DN1200 in ghisa sferoidale dello sviluppo complessivo di 3900 metri, per la linea adduttrice principale
  • Realizzazione di un ponte tubo in attraversamento del fiume Reno, per un’estesa di 350 metri, realizzato con impalcato in struttura reticolare metallica, con fondazioni, pile e spalle in cemento armato
  • Posa di condotte interrate DN500 e DN250 in ghisa sferoidale per uno sviluppo complessivo di 1100 metri, per le linee secondarie di alimentazione dei canali di vettoriamento irriguo
  • Realizzazione di manufatti a servizio delle linee adduttrici

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo

Committente: CONSORZIO della BONIFICA RENANA

Anno: 2017

Importo lavori: 8,56 milioni di euro

Riordino del sistema idrico del Conca

Riordino del sistema idrico del Conca

Riordino del sistema idrico del Conca

Interventi di riordino dello schema idrico del Conca, nell’ambito dell’Acquedotto della Romagna: Lotto 1 - Opere di adduzione e Lotto 2 - Opere di distribuzione

Gli interventi comprendono la realizzazione di una nuova condotta DN500 in derivazione dalla linea del basso costiero dell’Acquedotto della Romagna fino alla nuova cabina di nodo in località Ordoncione: la condotta è realizzata con tubazioni in acciaio a bicchiere sferico, rivestimento esterno in polietilene estruso e rivestimento interno con resina epossidica bi-componente.

E’ previsto l’attraversamento dell’autostrada A14 con la tecnica del microtunneling ed l’impiego di un tubo di protezione in conglomerato cementizio del diametro interno di 1 metro, per uno sviluppo di 95 metri.

La nuova cabina dell’Ordoncione è realizzata su due livelli, di cui uno interrato, ed ospita le apparecchiature idrauliche ed elettro-strumentali funzionali alla regolazione acquedottistica: la struttura è costituita da platea, travi, setti e piastre in cemento armato gettato in opera.

Le opere di distribuzione prevedono la realizzazione di una condotta in acciaio DN600 in uscita dalla camera di manovra del Serbatoio di Montalbano: in prossimità di via Emilia Romagna, la condotta si connette alla tubazione DN 600 esistente, sulla quale è già presente un pozzetto di ripartizione, e da qui prosegue con tubazioni DN500 in acciaio sino al pozzetto di interconnessione con la rete di distribuzione esistente.

Dal pozzetto di ripartizione trae origine anche una ulteriore condotta DN 300 in ghisa sferoidale, per l’approvvigionamento della rete di distribuzione di Misano Adriatico.

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo

Committente: Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A.

Anno: 2014

Importo lavori: 910 mila euro per il Lotto 1 e 950 mila euro per il Lotto 2

Torrione degli spagnoli a Carpi

Torrione degli spagnoli a Carpi

Torrione degli Spagnoli a Carpi

Lavori di restauro e risanamento conservativo con miglioramento sismico del “TORRIONE degli SPAGNOLI” di Carpi danneggiato dagli eventi sismici del maggio 2012, I° Stralcio.

Il Torrione, la cui originaria fortificazione risale al XIV secolo, occupa l’angolo sud ovest del Palazzo dei Pio nel centro storico di Carpi e si presenta come un corpo distinto e separato, pur essendo direttamente collegato ad esso al piano primo. Osservando il complesso dalla Piazza, la facciata del Torrione, non allineata rispetto al prospetto globale, si distingue chiaramente sia per le dimensioni che per i caratteri formali.

Il corpo di fabbrica si sviluppa su quattro piani a pianta rettangolare, e presenta facciate con differenti caratteristiche nelle finestrature sia per qualità che per quantità, a documentare i profondi rimaneggiamenti subìti dall’edificio: unico elemento che conferisce un minimo di uniformità è l’alternanza di nicchie e finestre sotto il cornicione del tetto, realizzata nei primi decenni del XVIII secolo.

Il progetto sottoposto a verifica prevede l’esecuzione di una serie di interventi strutturali e architettonici, con esclusione degli impianti, delle finiture edili e del restauro pittorico degli apparati decorativi, previsti nei lavori di secondo lotto.

Gli interventi sono finalizzati a consolidare tutte le strutture portanti sia verticali che orizzontali, a bonificare il piano interrato, a completare la finitura dei muri esterni con il montaggio dei serramenti e a realizzare una nuova centrale termica interrata nello spazio cortilizio, a fianco dell’esistente vasca antincendio.

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo

Committente: Comune di Carpi (MO)

Anno: 2017

Importo lavori: 2,89 milioni di euro

Sede della Polizia Municipale di Cervia

Sede della Polizia Municipale di Cervia

Sede della Polizia Municipale di Cervia

Realizzazione della nuova sede della Polizia Municipale in via Caduti della Libertà a Cervia - 1° Sub-stralcio.

L’intervento in oggetto rappresenta la seconda fase del progetto generale per la realizzazione di un nuovo palazzo ad uso uffici per il Comune di Cervia, necessario per rendere idonee le strutture a servizio delle attività comunali alle esigenze funzionali che si svolgono al loro interno.

Il nuovo edificio si estende sul lato nord del lotto disponibile, per ospitare la sede della Polizia Municipale su tre piani fuori terra, con possibilità di sopraelevazione futura per un ulteriore piano.

Le scelte tecnologiche e dei materiali sono state operate con il criterio di realizzare un edificio flessibile, in grado di adattarsi a diverse opportunità in fase di gestione.

Le strutture portanti sono in conglomerato cementizio armato e presentano una maglia a moduli regolare; il rivestimento esterno dell’edificio è del tipo a facciata ventilata in cotto per le estremità nord e sud dell’edificio, e con intonaco civile su rivestimento a cappotto, per le restanti parti.

Gli impianti tecnologici, che comprendono impianti elettrici, di climatizzazione, di trasmissione dati e di sicurezza antincendio, sono stati progettati nell’ottica di privilegiare le fonti di energia rinnovabili.

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto definitivo

Committente: Comune di Cervia (RA)

Anno: 2014

Importo lavori: 2,5 milioni di euro

Impianto di sollevamento dal Po Palantone

Impianto di sollevamento dal Po Palantone

Impianto di sollevamento dal Po Palantone

Interventi di completamento della dotazione elettroidraulica progettuale dell’impianto di sollevamento dal Po “Palantone” in località Salvatonica di Bondeno (FE) a servizio del Canale Emiliano Romagnolo

L’obiettivo principale dell’intervento è quello di completare la dotazione elettromeccanica ed idraulica della stazione di sollevamento realizzata negli anni ‘60, sino a concorrenza della capacità complessiva del progetto originario, pari ad oltre 70 metri cubi al secondo.

In particolare si prevede la sostituzione di quattro pompe assiali sommerse con modelli più performanti, ciascuno in grado di garantire una portata di 5 metri cubi al secondo: l’intervento comporta la sostituzione delle tubazioni di mandata esistenti DN1000 con condotte DN1800 e l’adeguamento dell’opera di presa.

E’ prevista inoltre la modifica della geometria dei convogliatori ai gruppi esistenti di fornitura Ansaldo, in modo da garantire l’impiego delle esistenti pompe anche in presenza di bassi livelli del Po, con ciò abbandonando la possibilità di flusso inverso, ma assicurando comunque con altri sistemi la pulizia dell’opera di presa.

Per quanto riguarda le opere civili l’intervento più rilevante consiste nella realizzazione di una cabina elettrica per l’alloggiamento dei nuovi quadri e dei trasformatori MT/BT, oltre ad una profonda ristrutturazione interna dell'edificio di alloggiamento delle pompe, necessaria per migliorarne la fruibilità.

E’ infine prevista la sostituzione di buona parte della dotazione elettro-strumentale esistente, oramai obsoleta, oltre alla sostituzione o revisione e ripristino di una serie di dotazioni esistenti, dalle griglie di aspirazione, alle saracinesche interne all’edificio pompe, alle paratoie esterne.

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo

Committente: Consorzio di Bonifica di II Grado per il Canale Emiliano Romagnolo

Anno: 2017

Importo lavori: 11,85 milioni di euro

Consolidamento della rupe di San Leo

Consolidamento della rupe di San Leo

Consolidamento della rupe di San Leo

Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo degli interventi di completamento del consolidamento della parete Est della rupe di San Leo (RN)

La finalità dell’intervento è quella di prevenire e limitare il distacco e il cedimento di elementi lapidei alterati e in precarie condizioni di stabilità: sono previste opere di difesa attiva per il miglioramento della resistenza meccanica dell’ammasso roccioso in profondità, la limitazione di processi di degradazione fisica e di erosione superficiale, in aggiunta all’intercettazione di acque di infiltrazione data la palese presenza di emergenze di acqua in parete.

Dall’esame del quadro conoscitivo è infatti emerso che la parete del versante orientale della rupe di San Leo è interessata da diverse famiglie di fratture che potrebbero generare fenomeni di distacco di blocchi di roccia, con effetti anche disastrosi sulla stabilità della rocca e della relativa strada di accesso, come pure sulle persone siano esse residenti o turisti.

Il progetto prevede una serie di interventi di consolidamento su ampi tratti della porzione di parete che si estende dall’ultimo tornante della strada di accesso alla fortezza sino alla fortezza stessa: la strategia di intervento prevede l’impiego in prevalenza di ancoraggi profondi con barre tipo Dywidag, pannelli di rete in funi di acciaio e chiodature, nonché operazioni di disgaggio, demolizione e pulizia.

Prestazione svolta: Verifica ai fini della validazione del progetto esecutivo

Committente: Regione Emilia Romagna - Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Romagna – Sede di Rimini

Anno: 2017

Importo lavori: 1,6 milioni di euro